Friday, June 12, 2009

isramart : Emissioni, CO2 ed energie rinnovabili

isramart news:
La crisi in corso pare non colpire particolarmente le industrie che si occupano di energia e di ecologia né i centri di ricerca collegati.

Per quanto riguarda la CO2 ed il problema delle emissioni, si sta implementando la carbon sequestration , la tecnica che consente di “catturare” il CO2, trasformarlo allo stato liquido e stivarlo in depositi sotterranei. I siti in genere sono miniere esaurite, pozzi petroliferi e giacimenti di gas esauriti. I tecnici sostengono la assoluta sicurezza di questi depositi e l’efficacia di queste tecniche già in uso in molti paesi è di prossima introduzione in Italia nella centrale a carbone dell’Enel a Brundisi.

La tecnica non è tanto discussa per quanto riguarda la sua efficacia ma perchè senza essere risolutiva, costa e, a dire degli ambientalisti, sottrae fondi alla ricerca di energie rinnovabili.

In tema di tentativi di allentare la dipendenza dal petrolio e di conseguenza riduzione delle emissioni, merita di essere menzionato Shai Agassi , Questi era un top manager della SAP colosso tedesco e leader mondiale del software gestionale per le aziende che ha avuto l’intuizione dell’uso dell’auto come telefonino. Vista la tendenza oramai conclamata verso l’auto elettrica, ha ritenuto che uno dei maggiori problemi all’introduzione su larga scala di questa innovazione fosse la rete di rifornimento di energia. Ha così avviato una serie di contatti con case automobilistiche mondiali, governi e stati perchè pian piano si accompagnasse l’auto elettrica con una rete di punti di rifornimento sparsi sul territorio. Ha costituito la Better Place, (questo evocativo nome dato alla sua azienda) che chiede solo partecipazioni di minoranza nelle società che case automobilistiche e stati per creare delle reti di rifornimento multiservizi. Qualche approfondimento in argomento qui .

Ma i movimenti non si limitano a questo. Di oggi è la notizia che la tedesca RWE colosso energetico, sta comprando la compagnie energetica olandese ESSENT.

In materia di energie rinnovabili, ancora i tedeschi sugli scudi: la SOLON azienda berlinese che costruisce pannelli fotovoltaici, gioiello che sta crescendo a ritmi del 90% all’anno ha comprato, guarda un pò caso, un’ottima e dinamica azienda Italiana la ESTELUX mentre un altro leader del mercato del fotovoltaico sempre tedesco la SolarWord sta sbarcando massicciamente in Italia.

Le inujziative tese a diminuire la dipendenza dal petrolio di certo aiuteranno a ridurre massicciamente le emissioni di CO2 ma presenteranno comunque un punto di debolezza: la necessità di disporre di minerali quali il litio per le batterie di auto, computer, telefonini ed altri dispositivi; di platino per le batterie di celle di combustibile ad idrogeno ma anche di uranio per le centrali atomiche. L’importanza di questi materiali, già oggi strategici, si accrescerà immensamente cambiando radicalmente gli scenari della geografia economica e della politica. Essi si trovano in paesi diversi da quelli classicamente produttori di petrolio. Ma anche la loro estrazione presenterà non pochi problemi ambientali. Basti pensare alle diatribe sull’uranio in Groenlandia paese di recente divenuto indipoendente dalla Danimarca ma già sconvolto da immense riduzioni dell’estensione dei ghiacciai che lo ricoprivano in gran parte.

Una soluzione perfetta, finora, non è stata individuata anche se ci si lavora. L’osservazione che si può trarre da queste notqazioni è che l’Italia brilla per la sua assenza. Certo, non mancano punti di eccellenza nella ricerca come ad esempio l’Istituto Giordano del CNR a Messina attivo per la ricerca avanzata sull’uso del platino nelle batterie a celle di idrogeno, ma si tratta purtroppo di eccezioni per giunta relative a particolari e componenti e non a prodotti nel loro complesso.

La preconizzata “rivoluzione” dell’energia comincia a profilarsi e sarà essa la discriminante del necessario cambiamento dei sistemi economici finalmente caratterizzati dal concetto di sostenibilità e degli stili di vita. Sarà l’energia rinnovabile, la disponibilità delle nuove materie prime energetiche, i massicci investimenti in questi ambiti a determinare una nuova e diversa struttura economica e sociale. Finora, ad onta di tutto, l’Italia rimane un paese avanzato, pieno di magagne, ma avanzato. E’ il momento di decidere se vogliamo rimanere in questa pattuglia di paesi o se vogliamo proseguire e peggiorare una già debole condizione del paese.